3. Professionisti ottocenteschi a villa Rapelli

DUE ARCHIVI RARI: PROFESSIONISTI OTTOCENTESCHI A VILLA RAPELLI

Il fondo Rapelli è costituito dalle carte appartenenti a Eugenio Chiaretta e a Orazio Rapelli. Quest’ultimo, in qualità di amico e collaboratore del Chiaretta, alla sua morte ne ricevette in dono l’archivio.

I due nuclei documentari sono stati conservati insieme in alcuni locali della villa che Orazio Rapelli donò al comune di Pianezza, ma purtroppo le condizioni di conservazione non ottimali hanno danneggiato parte della documentazione. Al momento di iniziare il lavoro di schedatura una parte dei documenti era stata temporaneamente trasferita in locali del comune e presentava minori danni rispetto a quella ancora conservata presso villa Rapelli. In seguito a un primo esame le carte in discreto stato di conservazione sono state separate da quelle più danneggiate; per queste ultime è stato previsto un intervento di restauro. Le carte che non presentavano gravi danni sono state schedate, cercando di individuarne la provenienza e quindi l’appartenenza rispettivamente all’archivio di Eugenio Chiaretta o di Orazio Rapelli; si è in seguito proceduto alla individuazione e alla ricostruzione delle serie originarie, anche se non sempre è stato possibile ricondurre le carte a una tipologia ben definita : in questi casi sono creati dei raggruppamenti relativi alla attività svolta dai due personaggi o, in ultima analisi relativamente alla loro pertinenza.

In attesa di poter visionare anche la documentazione destinata al restauro e quindi di poter ricostruire i due archivi nella loro interezza, si è ritenuto più opportuno procedere ad un riordinamento sulla carta delle unità archivistiche individuate, rinviando il riordinamento definitivo a quando sarà possibile schedare la documentazione in attesa di restauro.

Si danno qui di seguito brevi cenni alla storia dei due personaggi e alla tipologia dei loro archivi così come sono emerse dallo studio dei documenti consultati.

EUGENIO CHIARETTA

Eugenio Chiaretta nacque ad Alpignano nel 1862 da Adelaide Berardi e Antonio Chiaretta. Diplomatosi geometra, appena diciottenne consegui la patente di segretario comunale: cominciò a svolgere la sua attività professionale nel territorio di Alpignano e dintorni come perito agrimensore, ma estese ben presto la sua attività interessandosi di amministrazione pubblica. Dal 1885 al 1909 fu segretario comunale del comune di Caselette. Nel 1884 prese in appalto i lavori di riparazione della bealera di Grugliasco. Data la sua grande popolarità fu presto chiamato a ricoprire cariche pubbliche; nel 1898 fu nominato presidente della Congregazione di Carità di Alpignano, carica che rivesti per tutta la vita. Nel 1911 fu nominato segretario del Consorzio per le Acque Potabili di Pianezza, mentre dal 1914 fu nominato vicepresidente del Consorzio irriguo bealera dei prati di Pianezza: (fasc. 34) nel 1906 aveva svolto lavori di ricostruzione della diga della bealera di Orbassano nel tratto dalla Dora Riparia a Alpignano. Nello stesso 1914 fu eletto consigliere provinciale per  i mandamenti  di Pianezza, Venaria Reale e Caselle. Infine, nel 1916 fu eletto anche sindaco di Alpignano, dopo essere stato assessore dello stesso comune per quasi 20 anni. Intorno agli anni 1908- 1909 egli chiamò presso di sé Orazio Rapelli, che agì in qualità di suo collaboratore e vice, in attività professionali sia private che pubbliche (vedi per esempio la firma che Rapelli pone sulle ricevute di pagamento per atti rilasciati dal Chiaretta in qualità di segretario comunale di Pianezza nel 1909). Alla sua morte, avvenuta il 29 dicembre 1916, l’amico e collaboratore Orazio Rapelli fu designato esecutore e curatore testamentario: ad esso Chiaretta aveva delegato la facoltà di esigere la polizza di assicurazione sulla vita “…e di tale somma egli se ne farà carico, come di tutti i miei crediti.”   Chiaretta inoltre aveva legato a Rapelli “… tutti i registri, i piani, relazioni, disegni, libri, cancelleria, squadri, ecc. che si trovano nel mio studio  eccettuati i registri di contabilità  e carte di famiglia mia  nonché i miei crediti di ufficio” (testamento 10 marzo 1916). Proprio a causa di questa donazione l’intero archivio professionale di Eugenio Chiaretta fu acquisito da Orazio Rapelli, che lo conservò presso di sé, riunendolo al proprio e facendone poi dono al comune di Pianezza. Le carte conservate nel fondo Rapelli appartenenti a Chiaretta sono relative alla sua attività professionale, sia in qualità di perito agrimensore, sia come amministratore. Parte della documentazione è stata gravemente danneggiata dall’umidità, e non è stato possibile esaminarla. Le carte che invece si presentavano in un migliore stato di conservazione sono state schedate e organizzate cercando di rispecchiare un ordine logico-archivistico, partendo dalla attività professionale svolta da Chiaretta.  I principali nuclei documentari identificati sono:

  1. Documentazione relativa alla sua attività di libero professionista: si tratta di documentazione costituita da perizie, stime, computi metrici, relazioni, che l’autore organizzava in serie annuali. Parallelamente a questa serie Eugenio Chiaretta compilava un apposito registro, anch’esso annuale, sul quale riportava per ogni prestazione svolta il tipo di lavoro e la propria parcella: sulla copia dell’atto segnava quindi il numero della pagina del registro su cui aveva annotato il suo onorario. Abbiamo quindi per ogni anno un nucleo di documentazione e un registro corrispondente.
  2. Documentazione relativa all’attività di amministratore pubblico ovvero segretario comunale, perito comunale, ecc.
  3. Nuclei di carte riferibili a oggetti più specifici, quali ad es. la costruzione manutenzione di strade comunali e in particolare di quella Alpignano – Pianezza, l’appalto per i lavori alle bealere, carte relative a beni e proprietà di famiglia, corrispondenza ecc….

ORAZIO RAPELLI

Rapelli nasce a Pianezza il 14 settembre 1886: suo padre Ottavio era custode di III classe dei canali patrimoniali dello stato alla dipendenza dell’Ufficio delle finanze di Torino. Nel 1910 Orazio fu nominato custode dei canali di III classe con Decr. min. 21 aprile 1910 e con Decr. 18 maggio 1910 fu destinato a ricoprire la carica di custode a Canale Cavour con residenza a Torreberetti (Pavia): per motivi di salute si dimise (fasc. 261) in data 28 giugno 1910: nel 1912 furono infine accettate le sue dimissioni (fasc. 40). Il 13 marzo 1913 chiese di essere riammesso in servizio con residenza a Pianezza, ma la richiesta non venne accettata.

Orazio Rapelli iniziò la sua attività professionale di perito geometra al fianco di Eugenio Chiaretta fin dal 1909. Egli svolse a partire dal 1913 attività in qualità di perito agrimensore, ottenendo incarichi di perito presso il comune di Pianezza.

Nel 1912 Rapelli lavorò per la Società Anonima di Acqua Potabile di Pianezza e rivestì vari incarichi in qualità di perito in pratiche di rimborsi assicurativi. Egli stesso diventò subagente assicurativo delle Assicurazioni Generali Venezia a partire dal 1908. Alla morte di Eugenio Chiaretta Rapelli ne ereditò l’attività e le carte ad essa relative. Rivestì poi la carica di podestà del Comune di Pianezza dal 1926 al 1934. In seguito, fu eletto sindaco dal 1951 al 1961. In alcuni documenti datati 1967 egli è citato come proprietario di una fornace da laterizi. Infine, nel 1971 egli ottenne in appalto dal marchese Thaon di Revel i diritti di caccia della Riserva San Raffaele Cimena (diritti di cui lo stesso Thaon di Revel era concessionario a sua volta). Egli svolse questa attività fino al 1976. Rapelli fu anche presidente dell’Ente Comunale di Assistenza di Pianezza. La documentazione esaminata può ricondursi alle seguenti serie:

  1. Carte relative all’attività di libero professionista in qualità di perito e geometra; al pari della analoga documentazione di Eugenio Chiaretta, anche questa è generalmente organizzata in nuclei annuali: per i primi anni essi sono corredati da una rubrica su cui sono riportati in ordine alfabetico i clienti per i quali Rapelli svolgeva i lavori; successivamente egli si limitò a segnare su ogni documento l’anno in cui egli aveva svolto il lavoro e la rispettiva liquidazione.
  2. Carte relative all’attività di subagente assicurativo, ovvero corrispondenza con l’agenzia di Torino, polizze assicurative, ecc.…;
  3. Carte relative all’affitto della riserva S. Raffaelle Cimena;
  4. Carte private relative a diversi oggetti.

Biblioteca Civica Teresa Fiore Rapelli di Pianezza | Pianezza Villa Rapelli oggi sede della Biblioteca civica