{"id":63,"date":"2023-07-29T10:44:56","date_gmt":"2023-07-29T08:44:56","guid":{"rendered":"http:\/\/80.211.238.222\/wwwbassedora\/wppianezza\/?page_id=63"},"modified":"2023-07-29T10:44:56","modified_gmt":"2023-07-29T08:44:56","slug":"3-professionisti-ottocenteschi-a-villa-rapelli","status":"publish","type":"page","link":"http:\/\/80.211.238.222\/wwwbassedora\/wppianezza\/index.php\/3-professionisti-ottocenteschi-a-villa-rapelli\/","title":{"rendered":"3. Professionisti ottocenteschi a villa Rapelli"},"content":{"rendered":"\n

DUE ARCHIVI RARI: PROFESSIONISTI OTTOCENTESCHI A VILLA RAPELLI<\/p>\n\n\n\n

Il fondo Rapelli \u00e8 costituito dalle carte appartenenti a Eugenio Chiaretta e a Orazio Rapelli. Quest’ultimo, in qualit\u00e0 di amico e collaboratore del Chiaretta, alla sua morte ne ricevette in dono l’archivio.<\/p>\n\n\n\n

I due nuclei documentari sono stati conservati insieme in alcuni locali della villa che Orazio Rapelli don\u00f2 al comune di Pianezza, ma purtroppo le condizioni di conservazione non ottimali hanno danneggiato parte della documentazione. Al momento di iniziare il lavoro di schedatura una parte dei documenti era stata temporaneamente trasferita in locali del comune e presentava minori danni rispetto a quella ancora conservata presso villa Rapelli. In seguito a un primo esame le carte in discreto stato di conservazione sono state separate da quelle pi\u00f9 danneggiate; per queste ultime \u00e8 stato previsto un intervento di restauro. Le carte che non presentavano gravi danni sono state schedate, cercando di individuarne la provenienza e quindi l\u2019appartenenza rispettivamente all’archivio di Eugenio Chiaretta o di Orazio Rapelli; si \u00e8 in seguito proceduto alla individuazione e alla ricostruzione delle serie originarie, anche se non sempre \u00e8 stato possibile ricondurre le carte a una tipologia ben definita : in questi casi sono creati dei raggruppamenti relativi alla attivit\u00e0 svolta dai due personaggi o, in ultima analisi relativamente alla loro pertinenza.<\/p>\n\n\n\n

In attesa di poter visionare anche la documentazione destinata al restauro e quindi di poter ricostruire i due archivi nella loro interezza, si \u00e8 ritenuto pi\u00f9 opportuno procedere ad un riordinamento sulla carta delle unit\u00e0 archivistiche individuate, rinviando il riordinamento definitivo a quando sar\u00e0 possibile schedare la documentazione in attesa di restauro.<\/p>\n\n\n\n

Si danno qui di seguito brevi cenni alla storia dei due personaggi e alla tipologia dei loro archivi cos\u00ec come sono emerse dallo studio dei documenti consultati.<\/p>\n\n\n\n

EUGENIO CHIARETTA<\/p>\n\n\n\n

Eugenio Chiaretta nacque ad Alpignano nel 1862 da Adelaide Berardi e Antonio Chiaretta. Diplomatosi geometra, appena diciottenne consegui la patente di segretario comunale: cominci\u00f2 a svolgere la sua attivit\u00e0 professionale nel territorio di Alpignano e dintorni come perito agrimensore, ma estese ben presto la sua attivit\u00e0 interessandosi di amministrazione pubblica. Dal 1885 al 1909 fu segretario comunale del comune di Caselette. Nel 1884 prese in appalto i lavori di riparazione della bealera di Grugliasco. Data la sua grande popolarit\u00e0 fu presto chiamato a ricoprire cariche pubbliche; nel 1898 fu nominato presidente della Congregazione di Carit\u00e0 di Alpignano, carica che rivesti per tutta la vita. Nel 1911 fu nominato segretario del Consorzio per le Acque Potabili di Pianezza, mentre dal 1914 fu nominato vicepresidente del Consorzio irriguo bealera dei prati di Pianezza: (fasc. 34<\/em>) nel 1906 aveva svolto lavori di ricostruzione della diga della bealera di Orbassano nel tratto dalla Dora Riparia a Alpignano. Nello stesso 1914 fu eletto consigliere provinciale per  i mandamenti  di Pianezza, Venaria Reale e Caselle. Infine, nel 1916 fu eletto anche sindaco di Alpignano, dopo essere stato assessore dello stesso comune per quasi 20 anni. Intorno agli anni 1908- 1909 egli chiam\u00f2 presso di s\u00e9 Orazio Rapelli, che ag\u00ec in qualit\u00e0 di suo collaboratore e vice, in attivit\u00e0 professionali sia private che pubbliche (vedi per esempio la firma che Rapelli pone sulle ricevute di pagamento per atti rilasciati dal Chiaretta in qualit\u00e0 di segretario comunale di Pianezza nel 1909). Alla sua morte, avvenuta il 29 dicembre 1916, l\u2019amico e collaboratore Orazio Rapelli fu designato esecutore e curatore testamentario: ad esso Chiaretta aveva delegato la facolt\u00e0 di esigere la polizza di assicurazione sulla vita \u201c\u2026e di tale somma egli se ne far\u00e0 carico, come di tutti i miei crediti.\u201d   Chiaretta inoltre aveva legato a Rapelli \u201c\u2026 tutti i registri, i piani, relazioni, disegni, libri, cancelleria, squadri, ecc. che si trovano nel mio studio  eccettuati i registri di contabilit\u00e0  e carte di famiglia mia  nonch\u00e9 i miei crediti di ufficio\u201d (testamento 10 marzo 1916). Proprio a causa di questa donazione l\u2019intero archivio professionale di Eugenio Chiaretta fu acquisito da Orazio Rapelli, che lo conserv\u00f2 presso di s\u00e9, riunendolo al proprio e facendone poi dono al comune di Pianezza. Le carte conservate nel fondo Rapelli appartenenti a Chiaretta sono relative alla sua attivit\u00e0 professionale, sia in qualit\u00e0 di perito agrimensore, sia come amministratore. Parte della documentazione \u00e8 stata gravemente danneggiata dall\u2019umidit\u00e0, e non \u00e8 stato possibile esaminarla. Le carte che invece si presentavano in un migliore stato di conservazione sono state schedate e organizzate cercando di rispecchiare un ordine logico-archivistico, partendo dalla attivit\u00e0 professionale svolta da Chiaretta.  I principali nuclei documentari identificati sono:<\/p>\n\n\n\n

    \n
  1. Documentazione relativa alla sua attivit\u00e0 di libero professionista: si tratta di documentazione costituita da perizie, stime, computi metrici, relazioni, che l\u2019autore organizzava in serie annuali. Parallelamente a questa serie Eugenio Chiaretta compilava un apposito registro, anch\u2019esso annuale, sul quale riportava per ogni prestazione svolta il tipo di lavoro e la propria parcella: sulla copia dell\u2019atto segnava quindi il numero della pagina del registro su cui aveva annotato il suo onorario. Abbiamo quindi per ogni anno un nucleo di documentazione e un registro corrispondente.<\/li>\n\n\n\n
  2. Documentazione relativa all\u2019attivit\u00e0 di amministratore pubblico ovvero segretario comunale, perito comunale, ecc.<\/li>\n\n\n\n
  3. Nuclei di carte riferibili a oggetti pi\u00f9 specifici, quali ad es. la costruzione manutenzione di strade comunali e in particolare di quella Alpignano \u2013 Pianezza, l\u2019appalto per i lavori alle bealere, carte relative a beni e propriet\u00e0 di famiglia, corrispondenza ecc\u2026.<\/li>\n<\/ol>\n\n\n\n

    ORAZIO RAPELLI<\/p>\n\n\n\n

    Rapelli nasce a Pianezza il 14 settembre 1886: suo padre Ottavio era custode di III classe dei canali patrimoniali dello stato alla dipendenza dell\u2019Ufficio delle finanze di Torino. Nel 1910 Orazio fu nominato custode dei canali di III classe con Decr. min. 21 aprile 1910 e con Decr. 18 maggio 1910 fu destinato a ricoprire la carica di custode a Canale Cavour con residenza a Torreberetti (Pavia): per motivi di salute si dimise (fasc. 261<\/em>) in data 28 giugno 1910: nel 1912 furono infine accettate le sue dimissioni (fasc. 40<\/em>). Il 13 marzo 1913 chiese di essere riammesso in servizio con residenza a Pianezza, ma la richiesta non venne accettata.<\/p>\n\n\n\n

    Orazio Rapelli inizi\u00f2 la sua attivit\u00e0 professionale di perito geometra al fianco di Eugenio Chiaretta fin dal 1909. Egli svolse a partire dal 1913 attivit\u00e0 in qualit\u00e0 di perito agrimensore, ottenendo incarichi di perito presso il comune di Pianezza.<\/p>\n\n\n\n

    Nel 1912 Rapelli lavor\u00f2 per la Societ\u00e0 Anonima di Acqua Potabile di Pianezza e rivest\u00ec vari incarichi in qualit\u00e0 di perito in pratiche di rimborsi assicurativi. Egli stesso divent\u00f2 subagente assicurativo delle Assicurazioni Generali Venezia a partire dal 1908. Alla morte di Eugenio Chiaretta Rapelli ne eredit\u00f2 l\u2019attivit\u00e0 e le carte ad essa relative. Rivest\u00ec poi la carica di podest\u00e0 del Comune di Pianezza dal 1926 al 1934. In seguito, fu eletto sindaco dal 1951 al 1961. In alcuni documenti datati 1967 egli \u00e8 citato come proprietario di una fornace da laterizi. Infine, nel 1971 egli ottenne in appalto dal marchese Thaon di Revel i diritti di caccia della Riserva San Raffaele Cimena (diritti di cui lo stesso Thaon di Revel era concessionario a sua volta). Egli svolse questa attivit\u00e0 fino al 1976. Rapelli fu anche presidente dell\u2019Ente Comunale di Assistenza di Pianezza. La documentazione esaminata pu\u00f2 ricondursi alle seguenti serie:<\/p>\n\n\n\n

      \n
    1. Carte relative all’attivit\u00e0 di libero professionista in qualit\u00e0 di perito e geometra; al pari della analoga documentazione di Eugenio Chiaretta, anche questa \u00e8 generalmente organizzata in nuclei annuali: per i primi anni essi sono corredati da una rubrica su cui sono riportati in ordine alfabetico i clienti per i quali Rapelli svolgeva i lavori; successivamente egli si limit\u00f2 a segnare su ogni documento l’anno in cui egli aveva svolto il lavoro e la rispettiva liquidazione.<\/li>\n\n\n\n
    2. Carte relative all’attivit\u00e0 di subagente assicurativo, ovvero corrispondenza con l’agenzia di Torino, polizze assicurative, ecc.\u2026;<\/li>\n\n\n\n
    3. Carte relative all’affitto della riserva S. Raffaelle Cimena;<\/li>\n\n\n\n
    4. Carte private relative a diversi oggetti.<\/li>\n<\/ol>\n\n\n\n

      \"Biblioteca Villa Rapelli oggi sede della Biblioteca civica<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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